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2011 | Lettera di dimissioni

Walter Serra

Lettera vincitrice nella categoria Lettera dal cassetto.

CORPO REALE DEL GENIO CIVILE
LAVORI DIPENDENTI DAL TERREMOTO DEL 26 APRILE 1917

Monterchi, li 28 Agosto 1919
Padre mio, lasciate che nel mio dolore mi resti almeno la gioia di potervi chiamare ancora col santo nome di Padre mente voi avevate dimenticato, a quanto pare, di avere in me un figlio che vi rispetta e vi ama.
Se nel mio passato vi recai qualche dispiacere, non fu credetelo, per mancanza di affetto, ma per quella irriflessione e spensieratezza proprie della gioventù; ma non macchiai il nome onorato che con la vita mi desti, ebbi ed ho sempre per voi il massimo rispetto; voi foste un ottimo padre, perché oggi volete non so per quale sentimento o consiglio malevolo, volete trattarmi come figlio indegno di voi?
Perché volete riconoscere nelle ultime vostre volontà soltanto il figlio minore, solo lui deve essere degno di ereditare quasi tutto ciò che voi possedete?
Anche per l’altro fratello mio maggiore avete fatto lo stesso trattamento… Voi ben ricordate di aver dato a questo già molto per non dire quasi tutto quello che gli spettava; perché dunque solo io dei tre fratelli devo essere diseredato…… Pensate padre mio che anche io sono padre di tre tenere creature che poi fatte grandi non vi potranno serbare una grata memoria.
Vi rammentate come restasti dolente quando il vostro zio fu ingiusto con voi quantunque fosse pochissima cosa. Ma io non dispero, perché voi siete veramente onesto e religioso e come seguace della legge di Cristo legge fatta di amore di carità e di perdono, voi non vorrete trasgredire i santi precetti della religione. Domandatene al vostro confessore ed egli vi dirà come un padre deve amare tutti indistintamente i suoi figli.
Ah, padre mio, voglio sperare che voi ritornerete sulla buona via e non vorrete darmi il dolore e il diritto di non poter benedire la vostra Memoria….

Voglio sperare ancora che negli ultimi momenti della vostra vita vorrete avere sei dei vostri figli al capezzale invece di cinque.
Auguro che Dio però vi conceda ancora molti anni di vita e vi illumini. Saluti

Vostro figlio

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