2017 | Lettera a un cervello in fuga
Rossella Filomena Romano
Lettera finalista nella categoria Lettera a tema libero.
Cara TU, non sei stanca di trascinarti dentro un macigno? Non sei stanca che la vita scorra e, cara tu, non riesci più ad afferrarla, a farla tua, a morderla? Come facevi una volta, quando non avevi timore di nulla. Ora ti senti persa, ti senti vinta. Ti sei arresa. E lo vedo, cara tu, nei tuoi occhi. La vita che se ne va per lasciare posto all’oblio. A quel buio che ti mangia da anni ormai. E’ arrivato al cuore. E lo sento anch’io, quel vuoto. E’ diventato una voragine, nella quale sei avvezza a gettare tutto. E ci sei finita dentro. Dal tuo letto, la mattina guardi il cielo, e speri sempre che possa essere un “giorno migliore”. Ma ogni giorno assomiglia a se stesso. E tu ne muori un po’, un piccolo pezzettino di quella che eri ti lascia. E ti senti immobile, ti senti congelata. E la vita, cara tu, passa, sempre più velocemente. E tutto cambia. Chi ti è intorno, cambia. Tu, invece, rimani legata a quel vuoto che ti sta divorando. Quasi pensi ti potrebbe mancare se ti lasciasse, la voragine che inghiotte tutto. E quel letto diventa una prigione, quella finestra un tormento. Il contatto col mondo esterno a volte ti da talmente tanto fastidio che vorresti essere invisibile. Girare fra la gente senza essere guardata, senza il cuore che batte a mille, lo stomaco che si contorce, le vertigini che incombono e le gocce di sudore che scendono solcandoti il viso. Che sensazione orribile, cara tu, soprattutto se il panico non si è mai impossessato di te. E io ti capisco, cara tu, ti vivo, perché sono te. Se potessi esprimere un desiderio, ti riporterei a qualche anno fa, quando non ti toccava nulla, vivevi tutto a mille e non ti importava se incontravi sulla tua strada qualche ostacolo. Le sconfitte erano lezioni e, se cadevi, eri capace di rialzarti. Amavi le sfide, amavi cogliere tutte le occasioni, amavi la vita, la amavi tanto. Non mollare, promettimelo Non lasciarti andare, soprattutto, impara a gestire quel buio che ha spento i tuoi desideri. Ti vorrò sempre bene. Ti abbraccio stretta
Rossella
