2019 | Lettera alla mia città
Natalina Saporito
Lettera finalista nella categoria Lettera a tema libero.
Fiumefreddo Bruzio
01-01-2016
“Buon compleanno bellissimo amore, riuscissi soltanto a spiegarlo a parole…”
Cara nonna, prendo in prestito le parole di una canzone meravigliosa per farti gli auguri… l’ha scritta Max Gazzè! “Sorrido sotto i baffi” perché so che non conosci chi è. Ma non è importante sai? È importante la declinazione delle parole che ha scritto, la miriade di significati di cui si possono vestire per esprimere quel turbinio di emozioni che gravita intorno al cuore di ciascuno di noi.
Provo a stanarle perché quanto più sono grandi- le emozioni – tanto più fanno fatica ad uscire, come le paure che nascondiamo sotto rostri d’acciaio per evitare che vengano a galla. Guardo fuori dalla finestra e volgo gli occhi al cielo, nascosta tra poche nubi indiscrete si vede uno spicchio di luna, la stessa esile e sottile presenza che c’era la notte in cui sei venuta al mondo, esattamente un secolo fa! È rassicurante sapere che sia ancora lì così com’è rassicurante saperti qui con noi… nonostante le guerre, nonostante la fame, nonostante le morti, nonostante il Dolore, nonostante…“Buon compleanno bellissimo amore, riuscissi soltanto a spiegarlo a parole…”
Vorrei davvero riuscire a spiegarlo a parole quanto è stato bello il tuo amore, nonna! La cura e il rispetto per le persone che hanno orbitato intorno alla tua vita non è possibile quantizzarli perché non conoscono misura, in quanto figli dell’amore stesso. Se fosse qui zia Teresa, sono sicura, riuscirebbe a trovarne di migliori per descrivere quanto delicate sono state le tue mani nell’accudirla, senza “se” e senza “ma”, anche quando in casa non c’era l’acqua e bisognava prenderla alla sorgente.
“Buon compleanno bellissimo amore, riuscissi soltanto a spiegarlo a parole…”
Vorrei riuscire a trovare quelle giuste di parole, nonna, e accostarle piano l’una di fianco all’altra senza che facciano troppo male perché ciò che sto per scrivere provoca un dolore così forte che solo colei a cui è stata strappata una costola, una parte di sé, può capire: la morte delle due creature che ti sono cresciute in grembo e che Dio ha voluto con sé, durante il secondo conflitto mondiale. Quante volte mi hai parlato di loro con il rammarico di non averle sapute aiutare; quante volte hai provato a descrivermi quel dolore acuito dalla rabbia per non essere riuscita a difendere quelle anime belle che tuo marito ti aveva lasciato in custodia e che non avrebbe più ritrovato al rientro dalla guerra; quante e quante volte ho letto sul tuo volto la tristezza per non aver potuto gioire di altri miliardi di sorrisi che Velia e Luigi avrebbero potuto darti. Lo so che è innaturale sopravvivere alla morte dei propri figli ma sono sicura che, ovunque si trovino, anche loro ti stanno festeggiando.
“Buon compleanno bellissimo amore, riuscissi soltanto a spiegarlo a parole…”
È passata qualche ora nonna da quando ho iniziato a scriverti, è il percorso della luna in cielo a dirmelo che, sbucata da Monte Cocuzzo, è arrivata a specchiarsi nel triangolo di mare che s’intravede da quest’angolo di mondo. E pensa che bello nonna, il mondo in cui sei nata, cresciuta e vissuta fino ad ora è tutto qui. È questa la vera meraviglia perché conoscendoti ho capito che non occorre navigare oceani per sapersi orientare nella vita così come non è necessario un solo giorno di scuola per avere una mente viva e bella da lasciare strabiliati. Nella tua persona ho sempre visto tanta bellezza: la serietà, il pudore, il carattere introverso, le tue parole sempre misurate e mai banali, gli odori e i sapori dei tuoi piatti, il garbo nel vestire, la tua capacità nello scucire e rattoppare anche gli strappi più dolorosi che la vita ti ha riservato.
Sono giunta alla fine, nonna, e non perché io abbia esaurito le parole o quello che si potrebbe ancora scrivere di te… un secolo è lungo da abbracciare e di storie ce n’è da raccontare ma ora ti voglio solo festeggiare. Ho pregato tanto Dio affinché ti regalasse tanta vita, soprattutto negli ultimi anni perché oltre meritarla tu potessi essere una testimonianza robusta di valori sani e concreti. Non immagini neanche quante volte avrei voluto riavere qui con noi nonno, anche solo per mezz’ora, per poterlo guardare negli occhi e chiedergli cos’è per lui la vita dopo aver assaggiato la guerra; cos’è per lui la sete dopo essersi abbeverato nelle pozze d’acqua piovana. Ma forse mi basta solo questo per dare una spiegazione al quel suo modo allegro di vivere le giornate.
Guardo spesso la foto dei tuoi genitori, quella che da quando ho memoria tieni sul comò, somigli ad entrambi forse più al tuo papà… l’ho sempre immaginato forte, severo, spigoloso e di poche parole esattamente come te… ma questo è un profilo che la mia mente ha delineato per via del carattere reverenziale con cui ti sei sempre rapportata a lui dandogli del “voi”. Le foto dicono molto ma non tutto, c’è bisogno anche di parole e a volte ci vengono in soccorso; papà mi ha sempre detto “mio nonno era una gran persona” e mi è bastata questa frase per chiudere il cerchio della conoscenza e capire che le generazioni sono un raccordo fondamentale tra il prima e il dopo e che noi umani abbiamo bisogno di conoscere le nostre radici per affermare la nostra identità. Il desiderio di appartenenza è uno stato dell’animo umano con cui dobbiamo misurarci perché appartenere ci rende liberi…sicuri. È un ossimoro lo so ma l’accostamento di parole contrastanti, a volte, rende meglio il concetto ed è metafora delle contraddizioni perfette della nostra esistenza. Ed è questo il motivo per cui ho voglia di conoscerti perché sento di appartenerti; osservo le tue sorelle, i tuoi fratelli, penso alle loro storie e al fardello che ognuno di loro ha dovuto portare sulle spalle. Che carni belle nonostante la fatica!!! Nonna concedimi ancora poche righe, giuro sono le ultime, voglio dirti che sono felice perché tu non puoi immaginare quanto mi scoppi il cuore ogni volta che varco la soglia della porta, al mio ritorno, e so di poterti riabbracciare. Ogni tuo momento di lucidità, ogni tuo sguardo consapevole, ogni momento in cui riesco a dialogare con te è l’immenso per me.
Buon compleanno bellissimo amore, tua nipote
