2019 | Lettera alla mia città
Natale Rifici
Lettera finalista nella categoria Lettera dal cassetto.
Castenedolo, 04/10/1919
Ore 18.34
Giulio mio,
glielo avevo detto che avrei pianto le lacrime trattenute durante la sua presenza, sono scese ora a rigarmi il viso.
Giulio è stato un sogno? In quelle ore brevi ore così dolci, ore che non dimenticherò mai più, ore in cui mi è parso proprio di sognare, non ho saputo dirle nulla, eppure glielo volevo dire che l’amo tanto tanto!
Poter vivere così, Giulio mio, solo mio, senza nulla temere, sempre vicini ad amarci!
Non ci sono parole che potranno dirle ciò che ho sentito, tutta l’infinita leggerezza provata in quei momenti in cui i nostri cuori battevano vicini ed il mio capo s’appoggiava a lei.
Quante così dolci e belle io pensavo!
E sono orgogliosa e felice Giulio, d’averle dato la mia bocca pura col nostro primo bacio d’amore. Ed ora sono qui tutta sola, sono venuta nella mia camera per sfogare tutto il mio dolore per la sua partenza.
lo vivo sicura, fidente nel suo grande amore, vinceremo, avremo il nostro sognato nido, Iddio ci benedirà!
Sento la sirena dell’automobile di mio zio.
Addio, Giulio mio, per questa sera, attendo lunedì la promessa lettera!
Proprio ieri è giunta la sua lettera e mi ha portato quel dolce conforto di cui tanto aveva bisogno il mio cuore.
Anche a lei Giulio è parso un dolcissimo sogno?
La realtà era tanto bella che pareva proprio di sognare!
No, era proprio la sua Elena, la sua Lely, che le era vicina e che minutamente le narrava tutto il suo amore!
Rivivo continuamente col pensiero quelle indimenticabili ore, come furono veloci!
Ho provato una dolcezza nuova, mai prima d’allora conosciuta, una felicità così grande che mi vedevo col passare dei minuti sfuggire, e mi faceva triste triste… Volevo dirle tante cose e non sapevo dirle niente, non sapevo neppure rispondere a quanto lei mi chiedeva.
Le sue dolci parole mi risuonavano come una musica soave, io sento ancora la sua voce che mi sussurra: “Elena cara, tanto cara”.
Arriveranno i giorni felici in cui “per sempre” saremo uniti per tutta la vita.
Io attendo ora con la più grande fede il mio Giulio, lo ringrazio del suo amore forte, per avermi fatta così bella la mia vita.
Papà non è ancora arrivato, non tarderà però la sua venuta.
Così presto partiremo da questi luoghi ove mi legano così cari ricordi. Mia Zia mi vuole quest’inverno da lei, se ritornerò ci rivedremo ancora qui.
Sa che Bernini è stato a cercarla sabato?
Ora mia cugina Laura è felice, però anche il suo fidanzato partirà stasera. E così tutte e due vivremo nella dolce attesa di notizie care… Le mando la fotografia non ben riuscita, ma lei la voleva ugualmente!
Mi scriva ogni giorno, approfittiamo di questi ultimi giorni.
Addio mio unico amore, pensi sempre alla sua Lely.
Mi giunsero care le sue fotografie che mi ricordano la ormai passata e lontana gioventù del mio fido schiavo.
