2018 | Lettera a chi ha cambiato la mia storia
Michela Patron
Lettera finalista nella categoria Lettera under 14.
Venezia, 23.7.2018
Caro professore,
è passato quasi un anno da quando è iniziato il percorso che ha modificato il mio modo di pensare e di vedere le cose. Probabilmente non leggerà mai questa lettera, non per qualche preciso motivo, semplicemente perché dopo averla scritta non troverò il coraggio di spedirla. Questa è una delle cose che è cambiata in me: aver paura di espormi troppo per non mostrare la mia parte più debole con il timore che qualcuno la utilizzi contro di me.
All’inizio dell’anno scolastico, come Lei sa bene, non ero così! Avevo la cattiva abitudine di gettare in faccia alle persone le mie emozioni, così da non esser l’unica a star male. Oggi qualcosa è cambiato in me, non so bene cosa, ma sono sicura di essere cambiata in meglio. Grazie a Lei ho capito l’importanza di dare il mio meglio sempre, sia in ambito scolastico che nella vita di tutti i giorni. Con il suo aiuto ho trovato la passione per lo studio e per tutte le cose che amo ho ripreso a dare il massimo. L’avermi fatto “dannare” per imparare a memoria tante date e nomi della letteratura italiana e della storia, mi ha fatto appassionare a queste materie e la conoscenza del mondo, luoghi, costumi e tradizioni, mi ha acceso la voglia di salire su un aereo e volare oltre il confine per scoprire cose nuove. La ringrazio per avermi ricordato che sbagliare è “normale” e che non c’è cosa più giusta alla mia età! Lei per me, non è stato “solo” un professore ma è stato il mio punto di svolta che ha saputo prendere la mia maturazione e l’ha trasformata in qualcosa di promettente… un piccolo bocciolo. Ora è il momento di salutarla, la mia strada continua ma diverge da quella che porta alle scuole medie, dove Lei insegna. Adesso inizierò a camminare con le mie gambe verso il lungo cammino delle superiori.
Vedrà che un giorno ci rincontreremo, magari alla fine del nuovo anno scolastico e sarà allora che davanti a lei non ci sarà più un piccolo bocciolo ma un fiore sbocciato e colorato dalla vita che la saluterà con affetto. Come faccio io adesso.
Tanti cari saluti,
Michela
