2013 | Lettera di scuse
Maria Concetta Distefano
Lettera vincitrice nella categoria Lettera dal cassetto.
Mia Dolce Sig.na Antonietta,
Sono un suo ammiratore della sua Gentilissima persona, piena di doni preziosi, che il sommo Iddio gli ha concesso, di un’anima pura, d’un carattere affabile con tutti, ed un temperamento artistico, nel campo della musica.
Questi suoi rari pregi, nella mia persona si sono trasformati in un sogno d’amore, sì veramente in un sogno d’amore, perché assai volte la sogno, ricordo benissimo l’altra volta, mi apparve in un sogno, come una fata piena di splendore, d’una visione angelicale, seduti tutte e due in mezzo ad un incantevole giardino, ammirando da vicino la sua meravigliosa bellezza, i suoi occhi divini, e la sua bionda chioma, col riflesso dei raggi del sole, sembravano d’oro, ed Io timidamente le sussurravo parole affascinanti, e posando un bacio delicato sulla sua bianca mano.
Signorina Antonietta, Il mio sogno d’amore dev’essere realtà, il nostro matrimonio sarà benedetto dal Cuore Sacratissimo di Gesù, e dalla Vergine Santissima Annunziata. Ho comprato un bellissimo quadro che rappresenta la Sacra Famiglia, l’espressione più sincera, più genuina, del mio grande amore che mi lega alla più bella donna che Io abbia mai conosciuto. Mia Cara Signorina, Prima di chiedere la sua delicata manina per essere la mia futura sposa, voglio inviarle altre due mie letterine, per esprimere il mio sentimento d’affetto, e di passione che mi trabocca dal mio cuore, e che non ho amato nessun’altra donna all’infuori che Lei. L’amore è una cosa meravigliosa diceva il film, sì ed è veramente una parola sublime, stupenda. Infine per il momento smetto, mi perdona se mi sono prolungato troppo, cosa vuole sono il cuore, e l’anima mia sincera, che palpitano d’un entusiasmo indescrivibile, d’una nuova vita, vivo soltanto per Lei Sig.na Antonietta che l’amo ardentemente, e che non la dimentico un solo istante.
Suo dev.mo Selibalsa Ignazio
Gli sembrerà un nome sconosciuto di un forestiero, ma in verità non lo è, per una semplice ragione che in seguito le rivelerò.
Sig.na Antonietta, Per questa mia dichiarazione d’amore desiderasse da Lei, di non confidarsi per il momento con nessuno, neanche con le sue più intime amiche o parenti, perché davanti a Lei ci diranno tante belle cose su questo riguardo, poi invece dietro alle sue spalle se ne ridono, si prende il mio consiglio, non facciamo ridere o sparlare a nessuno, mi deve credere sinceramente, noi uomini abbiamo più esperienza nella vita di voialtri donne, perché dopo tutto in questo delicato compito, quella che deve decidere, per il nostro matrimonio, è soltanto Lei stessa.
Suo dev.mo Selibalsa Ignazio
