2018 | Lettera a chi ha cambiato la mia storia
Margarita Tirskaya
Lettera finalista nella categoria Lettera a chi ha cambiato la mia storia.
Cara Bibs,
quelle che sto per scriverti saranno cose scontate, ma a volte, quando colgo un dubbio balenare nel tuo sguardo, riesco a sentire il tuo bisogno di essere rassicurata. Spesso, nella rabbia e nella tristezza del momento, decido di rimanere in silenzio nutrendo le tue insicurezze, ma oggi vorrei provare a spiegarti cosa rappresenti per me e quanto tu sia importante.
Una volta Charlie Chaplin disse: “Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un’ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene e tutta una vita per dimenticarla”. Io ho impiegato più tempo, lo ammetto, ma di una cosa rimango tutt’ora convinta: tu sei una di quelle persone. Scrissi questa citazione sul tuo biglietto di Natale, ricordi? Quello che oggi conservi gelosamente accanto alla tua amata Olivetti. Quel pezzo di carta è diventato un simbolo segnando una svolta nella nostra storia.
Ricordo ancora la prima volta che entrasti nel mio appartamento: una studentessa silenziosa e diffidente, abiti neri, maglietta dei Pink Floyd, occhiali scuri e labbra tese. Mi rivolgesti un cenno per saluto e poi te ne andasti. Rammento di aver pensato “Non ho nulla in comune con lei, speriamo si trovi una camera altrove”. Invece tornasti qualche ora dopo con le tue cose, entrando quasi con prepotenza nella mia vita.
Avevi percepito la fredda accoglienza e ti eri arresa all’idea di vivere nella tua camera, ma dopo qualche giorno parlammo… Fu una conversazione breve, ma sufficiente per demolire i miei pregiudizi: scoprii in te una persona buona, coraggiosa ed estremamente sensibile. La tua curiosità verso il mondo rendeva possibile parlarti di tutto. In poco tempo diventasti, per me, la persona più importante in quella casa e le nostre differenze, che inizialmente mi avevano intimorita, hanno permesso di arricchirci reciprocamente condividendo pensieri, libri e musica.
Mi sono sempre vista come un quadro di Seurat ostinandomi ad allontanare chiunque si avvicinasse abbastanza da osservare il vuoto tra un puntino e l’altro della mia anima, ma tu ti apristi con una tale fiducia da rendermi praticamente impossibile evitare di ricambiarla. Non mi sorpresi quando mi confidasti di preferire le ragazze, anzi ne fui entusiasta e segretamente cominciai a sperare… Ancora oggi mi stupisco della mia iniziativa quando ti baciai per la prima volta. Nei film fare coming out è difficile, spesso sofferto, ma per me fu spontaneo come lasciarsi trascinare dalla corrente: ho semplicemente chiuso gli occhi e mi sono buttata tra le tue braccia, perché opporsi? Ammetto di aver avuto dubbi, di averti a lungo considerata un’eccezione, ma in fondo cosa importa? Forse non scoprirò mai la verità e forse rimarrai una parentesi aperta per il resto della mia vita.
Indipendentemente da ciò che accadrà in futuro, sappi che mi hai cambiata profondamente: mi hai resa più forte, sicura e felice; in altre parole mi hai fatta crescere.
Grazie per aver pianto ogni mio dolore come fosse stato il tuo, per avermi spronata, per avermi insegnato il valore degli affetti, ma soprattutto perché continui, ogni singolo giorno, a riempire i miei spazi.
Buon anniversario, mia meravigliosa eccezione.
Margarita
