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2014 | Lettera a un sogno

Giusy Rodolfi Battocchio

Lettera vincitrice nella categoria Lettera a tema libero.

PREMESSA: Questa lettera l’ho scritta a mio papà morto, per informarlo di quanto è avvenuto, dopo di lui, sulla via di mia madre.

Caro papà,

dopo trent’anni, quattro mesi e tredici giorni, ti scrivo per darti notizie della mamma. Probabilmente tu già sapevi, visto che l’hai presa in moglie, che è una donna veramente saggia. Ma certo non potevi immaginare come si sarebbe comportata durante questi lunghi anni di vita senza di te, dedicati ad allevare i vostri cinque figli. Innanzi tutto ti è rimasta fedele, non certo perché non le siano capitate occasioni! E questo ti renderà orgoglioso.
Ella ha dovuto fare anche la tua parte come educatrice, e, visti i risultati che ha ottenuto, direi che si può promuovere al grado di ottima madre. Hasaputo,inognimomento,prenderedecisioniopportuneeideealcaso,dimostrandosiunaveradonna di carattere. Con molto amore ci ha guidato, consolato nei momenti tristi, ridandoci la ducia persa. E chi ha mai potuto consolare lei? Forse tu sei stato, nel silenzio, l’unico suo consolatore donandole la forza di poter continuare nel suo compito dedicato alla nostra crescita.
Quindi ora più che mai, continua il tuo compito, sorreggila quando ne avrà bisogno e coccolala anche un pochino. Io sono felice quando la guardo perché è una carissima mamma.
Ti ringrazio di avere scelto lei come moglie e madre mia, perché ha saputo dimostrare di avere un animo sensibile, un carattere buono, ma forte e irremovibile, ma soprattutto con una gran voglia di vivere in armonia con il mondo intero.
Ti ringrazio perché nel suo cuore c’è amore per tutti, ma soprattutto non si è mai lamentata di essere stata lasciata sola e nei suoi occhi ha ancora la felicità degli anni vissuti insieme.
Grazie papà per i dodici anni felicemente vissuti con te, che hanno lasciato indelebile impronta nella mia vita.

Tua figlia Giusy

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