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2006 | Lettera al mio dio

Giuseppe Cafora

Lettera vincitrice nella categoria Lettera felice.

A.A.A. Permuto casa

Caro amico,
nell’ultima mia ti dissi che avevo intenzione di cambiare casa. Ho risolto! Da qualche tempo mi sono trasferito nell’hinterland milanese e precisamente in una frazione di Opera. È un condominio formato da un’infinità di locali a schiera su quattro piani, già ammobiliati.; l’Amministratore è stato categorico: “non si possono sostituire i mobili, né tantomeno cambiarne la collocazione” ha detto. E per non correre rischi, ho inchiodato tutti i mobili alle pareti, non contento di questo, ho pure murato il letto al pavimento. Dev’essere un tipo strano questo Amministratore, o forse sono le direttive del proprietario dell’immobile. Mi informerò.

Bè, a parte questo inconveniente ci sono tante comodità. Il Supermercato è a dieci metri dall’appartamento; la buca delle lettere è fuori dal cancello; il pronto soccorso è a uno sputo; il barbiere viene a domicilio e tanto altro. Hanno anche risolto il problema dei contanti! Sai, con tutta la microcriminalità che c’è in giro oggi, non si può mai sapere! Per cui hanno inventato una carta di credito universale… è come avere i soldi in tasca. Però, con la storia della sicurezza dei cittadini, hanno messo un sacco di portinai, tutti in livrea. Continuano a controllare lo stabile ogni dieci minuti e sono da tutte le parti.  Chissà che botta quando manderanno fuori le spese condominiali! Con tutta sincerità, mi sembra proprio uno spreco questo esubero.
Se ti dico una cosa sono certo che farai fatica a credermi. Pensa che ci sono due ascensori, ma gli inquilini non hanno il diritto usarli. Prova ad immaginare chi li usa? Esatto! I portinai. Ma è mai possibile che noi dobbiamo pagare le spese e loro devono usufruire del servizio?
A dirla tutta, quando sono arrivato, non mi hanno nemmeno dato le chiavi dell’appartamento. E chi le ha le chiavi? I portinai!
Ripensandoci non è proprio come speravo; quasi quasi vado a disdire tutto. Sicuramente dovrò combattere per fargli accettare la mia decisione. Ci tengono così tanto che io rimanga qui! Pensa che quando sono arrivato in portineria hanno voluto sapere tutto di me. Ma proprio tutto! È per via che ormai non ci si fida più di nessuno, quindi prendono tutte le precauzioni possibili prima di affittarti un appartamento. Poi, però, hanno voluto farmi una foto ricordo. Sarà che in qualche modo volevano scusarsi per la poca delicatezza usatami.
Se, nel caso, tu volessi cambiare casa, farei volentieri cambio con la tua.
Fammi sapere, così ci accordiamo.

Ricevi un caro saluto.
Con simpatia

Giuseppe

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