2014 | Lettera a un sogno
Giulia Micheli
Lettera vincitrice nella categoria Lettera a un ex.
Quando leggerai questa lettera mi sarò licenziata. Perché c’è ancora chi nel 2014 preferisce la serenità mentale al contratto a tempo indeterminato. Del resto non ho mai creduto neanche nell’amore a tempo indeterminato… per quale motivo dovrei desiderare di avere un rapporto più duraturo con la stessa scrivania che con te!?!?L’idea di non vederti più ogni giorno mi ossigena i polmoni. Come quando mi chiudevo alle spalle la porta dell’ufficio il venerdì e sapevo di avere due giorni per respirare. Poi il lunedì arrivava, come sempre, già dalla domenica sera.Ora ti scrivo da quella panchina dove cinque anni fa ci siamo dati il primo appuntamento come due quindicenni, anche se adolescenti più non eravamo. Oggi l’aria è frizzante e il prato pieno di margherite come allora. E a pensarci bene neanche noi siamo molto diversi: solo più innamorati. Ma di un amore malato, ossessionato, irrazionale. Non è una fuga, né una decisione azzardata. Ho pensato, pensato e ripensato… Non siamo abbastanza forti per stare insieme, troppo deboli per stare vicini ma separati. Quello che siamo stati lo sappiamo solo io e te. Per tutti resterai solo un mio ex collega.
Giulia
