2017 | Lettera a un cervello in fuga
Emma Chiappa
Lettera finalista nella categoria Lettera under 14.
Cara Elisa,
sono quasi dodici anni che viviamo insieme e non sono ancora riuscita a dirti quanto tu mi faccia stare sia malissimo che benissimo. Lo so, è strano, ma è vero… Sono nata seconda e sempre lo sarò, sei brava a scuola e hai delle amiche fantastiche e io ti invidio per questo. Quelle sere in cui sei in ansia per la scuola io non riesco mai a farti capire che tu sei Elisa e non puoi sentirti così. Forse tu che mi guardi dall’esterno, non riesci a capire quanto mi senta inferiore a te. Quando mi chiedono di cosa ho paura, rispondo che ho paura del confronto perché con te non lo reggo. È una soddisfazione quando mi guardate gareggiare e tu mi dici che sono stata brava. Chissà cosa pensi quando mi vedi? Se capisci che sotto l’armatura da leone c’è solo un gattino che non è capace di usare gli artigli. Certe volte, però, quando sono sola e lo capisci sei lì, non sei come me, non mi abbracci e non mi chiedi cosa ho, semplicemente sei lì. Quando sono arrabbiata e me la prendo con te, tu lo capisci e non ti arrabbi. Quando ti prendiamo in giro perché sei pigra o mangi troppo senza fare sport, lo facciamo per il tuo bene perché l’ultima cosa che vorrei e che uno di voi stesse male. Elisa tra amici, amori, figli noi saremo sempre sorelle e il bene che provo nei tuoi confronti non lo proverò mai per nessuno. Spero che anche per te sia così, ricordati che nessuno potrà mai cambiare il legame che c’è tra noi.
Emma
P.S.= Un bradipo va più veloce di te!
