2015 | Lettera di pancia
Davide Indino
Lettera finalista nella categoria Lettera under 14.
Caro diario, oggi la prof di scienze mi ha chiesto una ricerca sulla figura del subacqueo.
“Le attività subacquee sono quelle attività che permettono all’uomo la permanenza in un ambiente, prevalentemente acquatico. Sia di acque dolci che salate”. Fin qui ho capito tutto: la classica stupidaggine di definizione trovata su Wikipedia.
Fare il subacqueo? Lo potrei mettere nella lista interminabile di lavori che vorrei fare da grande. Me lo vedo già tra direttore d’orchestra e chirurgo: subacqueo.
Per me il sub vive immerso sott’acqua parte della sua giornata, lontano dal caos del mondo esterno.
Non vorrò sembrare in questo modo un vigliacco il quale scappa dai problemi, ma ne sono pieno di avvenimenti “storti” e “confusi”.
Tagliatori di teste che vogliono far paura tagliandole a innocenti forse perché odiano l’Occidente.
Ne esistono anche in Italia, “mostri” del genere, ma sono più “diplomatici”.
Imprenditori che hanno le loro “ovvie” ragioni per licenziare dipendenti e dipendenti i quali danno la colpa di quello che accade ad un’ancora di salvataggio della loro faccia: la crisi.
Politici dilaniati perché non fanno il lavoro correttamente.
Insegnanti “barbari” che protestano contro alcune riforme, le quali non vanno giù.
Stati sull’orlo del fallimento a cui molti fanno finta di non saperne.
Ragazzi che migrano e uomini che immigrano.
Per non parlare di fiere e manifestazioni globali sul cibo e sulla fame nel mondo quando anch’esse rientrano nello spreco!
Assurdo.
Anche se… pensandola in questo modo, anche io faccio la parte di chi sa, ma non vuole agire.
E allora no. Se bisogna cambiare qualcosa mi dovrò rimboccare le maniche anche io.
E se non ci riuscirò?!
Rammento la citazione di Falcone: “ Gli uomini passano, le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini”.
Chissà se questo potrà interessare alla mia prof di scienze.
Ti saluto,
Davide
