2016 | Lettera a un artista
Cristina Migliorini
Lettera finalista nella categoria Lettera a tema libero.
Ciao amore mio, ti scrivo perchè vorrei farti capire quanto sei fortunato. Oggi che i quotidiani di tutto il mondo escono in prima pagina con la foto del corpo di un bimbo siriano morto annegato, su una spiaggia di Bodrum. Avrà avuto due anni. È bello, come sono belli tutti i bambini, con la maglietta rossa e i capelli scuri bagnati, le gambette rotonde. Sembra che dorma. L’ho vista girare cento volte questa foto sui social network e ogni volta che la guardo penso al tuo sorriso e penso anche a quello che avrà sentito quel bambino nel gelo dell’acqua mentre gli si chiudeva il fiato. Ho pensato alla paura nera, totale, agghiacciante, quella che il cuore te lo fa fermare ancora prima della morte. Il mondo si inchina, si indegna, poi dimentica. E io vorrei chiederti scusa, perchè tu un giorno tutte queste cose le capirai e mi chiederai cosa abbiamo fatto noi grandi per fermarle. Niente. Condividiamo su facebook un orrore che ha il volto dell’innocenza, clicchiamo mi piace e ci sentiamo salvi. E la Siria rimane là, con i suoi fumi, i suoi mostri, i suoi profughi bambini, le morti che fanno statistica e le foto che fanno la Storia. Un giorno forse mi dirai che è anche colpa mia e avrai ragione. Ti farà rabbia sapere che il mio cruccio quest’estate sia stato il fatto che tu abbia passato solo due mesi al mare e che oggi io sia andata in giro a cercare un libro che ti spieghi che cos’è l’asilo e non ho alzato la mano per cambiare il mondo, non ho aperto un blog, non ho urlato in una piazza, non ho aperto la porta ai clandestini. No Edo, io oggi sono andata alla Feltrinelli a cercare un libro per te, questa è la verità. Pensavo a quella spiaggia di Bodrum e anche se da questa mattina ho la gola chiusa, io non ho mai smesso di immaginare il tuo sorriso. Forse dovrei chiederti scusa: arriverà il momento in cui mi chiederai perchè ci sono dei posti nel mondo che sono come l’Inferno e io, quel giorno, non troverò le parole. E non avrò giustificazioni. Oggi, amore mio, ho pensato che sei un bambino fortunato, perchè sei nato nella parte del mondo giusta, in crisi, ma in pace, perchè la notte ti addormenti sereno, ti svegliano solo i miei passi sul parquet e non le bombe, perchè puoi scegliere i biscotti che più ti piacciono, perchè al mare tu hai il canotto a forma di macchina dei pompieri e la piscinetta, palette e secchielli, perchè hai la fortuna di pensare che l’acqua sia solo un gioco divertente, perchè non sai cosa vuol dire avere fame o sete davvero, perchè piangi solo quando io vado al lavoro o quando la notte non trovi i miei capelli da stringere nel letto. Oggi è questo che vorrei farti capire: che ogni giorno dobbiamo essere grati per tutto quello che abbiamo, la libertà bellissima e la possibilità grandiosa di vivere pensando che ci sarà il giorno successivo e anche uno futuro, la sicurezza di una mamma e un papà che ti amano immensamente, una casa bella da riempire di giochi e di corse, di musica e di abbracci; a questo penserò ogni giorno da oggi in poi, almeno per un attimo, e vorrei che anche tu, domani, ci riflettessi. Senza rabbia, con amore. Perchè il mondo intero io non riuscirò mai a cambiarlo, ma il tuo mondo, quello sì, cercherò di renderlo il migliore dei mondi possibili. Ti amo, Mamma
