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2018 | Lettera a chi ha cambiato la mia storia

Cristina Carnevale

Lettera finalista nella categoria Lettera di un'adozione.

Carissima Pamela,
se devo pensare a chi ha cambiato la mia storia, certamente il tuo nome non può non apparire nella lista. Per anni sei stata solo un nome, una relazione scritta dal Tribunale dei Minori, ricordi sempre più sbiaditi nella memoria delle mie figlie, ma mi hai sempre accompagnata. A volte cercavo di capire le tue scelte e le tue azioni; altre volte diventavi oggetto della mia rabbia, in quanto causa di tanta sofferenza, ma davanti alle bambine non ho mai, proprio mai, parlato male di te. Ho sempre fatto in modo che non ti giudicassero, che dessero la colpa a ciò che assumevi e non alla tua volontà per le gravi negligenze nei loro confronti e, soprattutto, con questa positività di fondo, ho fatto di tutto perché loro non dovessero mai scegliere tra me e te.
Non so se questo sia stato frutto di una scelta ponderata, di una modalità per sopravvivere ai momenti di sconforto o, semplicemente, il risultato dell’istinto, ma, col senno di poi, tutto ciò si è rivelato come lungimirante e vincente,,, grazie a te!
Lo scorso dicembre, in un momento e in un tempo del tutto inaspettato, è capitato di vedere tutta la vostra famiglia con Messenger e l’incontro con te è stato davvero intenso, emozionante e liberatorio. Non più una relazione, ma un volto; non più solo un ricordo, ma lacrime di gioia negli occhi di Made e Yari e, per me, una mamma da abbracciare virtualmente e co la quale colloquiare. Sì, cara Pamela, perché in quell’occasione, come nelle chiamate successive, tu ti sei comportata davvero da madre, confermando ciò che dicevo alle mie/tue figlie ogni qualvolta si domandavano se tu le avessi dimenticate: le cose brutte che hai fatto non hanno fatto di te una persona malvagia e le tue creature, forse ospitate in modo incosciente nel tuo grembo, sono sempre rimaste, poi, nel tuo cuore e nei tuoi pensieri.
Hai ringraziato me e mio marito per come le stiamo crescendo, per le opportunità che stiamo donando loro, per come le hai viste serene e, dopo esserti informata sui loro studi e sul loro comportamento, ti sei fatta seria e hai detto: “Mi raccomando, siate sempre rispettose, ubbidite e vogliate bene ai VOSTRI GENITORI”… Ebbene, Pamela, non finirò mai di ringraziarti per aver pronunciato quelle due parole che hanno cambiato tante cose. Tu hai legittimato il nostro ruolo, hai reso le ragazze libere di amarci senza sensi di colpa e ci hai reso facile accoglierti di cuore nella nostra famiglia. Ora siamo una famiglia allargata: il nostro abbraccio va dall’Italia al Cile e sappiamo che, prima o poi, riusciremo a farlo fisicamente…e so già che sarà bellissimo. In attesa che ciò accada, continuerò a coltivare i bei fiori che hai seminato, apprezzando il tuo sacrificio nel privartene e facendo sì che la tua storia diventi occasione di riflessione nel periodo dell’adolescenza che hanno da poco iniziato.
Ti saluto con affetto

“L’altra mamma”
Cristina

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