2015 | Lettera di pancia
Asia Tassone
Lettera finalista nella categoria Lettera under 14.
Caro nonno,
ci manchi molto a tutti e soprattutto alla nonna che non fa che parlare di te, di come ti comportavi da piccolo e gli scherzi che facevi a tutta la gente del paese.; tipo quando hai buttato una manciata di sassi in bocca al vecchio che dormiva a bocca aperta, oppure quando andavi nell’accampamento dei tedeschi e ci chiacchieravi, prendevi il tè con lo0ro e li portavi in giro s vedere le chiese e i monumenti… insomma facevi la guida turistica!
Quando siamo andati a vedere la presentazione della guerra a Sanfatucchio, il tuo paese, e al ricordo dei caduti ti abbiamo pensato. Oppure quando siamo andati a vedere la storia di Don Ottavio (Don Ottavio è stato ricordato perché ha salvato 5 famiglie di Ebrei nascondendoli in un rifugio sotterraneo) ambientata all’Isola Maggiore, ti ho pensato davvero tanto, c’erano i tedeschi che sparavano con pistole finte, però era molto realistico. Immagino che tu sia stato una persona molto simpatica, ma ho anche capito che, dalla rappresentazione teatrale, hai vissuto momenti molto difficili.
Io non ti ho mai conosciuto bene, perché sei salito in cielo quando io ero molto piccola!
Mi ricordo solo che mi chiamavi Michela, confondendomi con il nome di mio fratello e che avevi gli occhi azzurri, infatti io il colore degli occhi l’ho preso da te, perché il resto della famiglia ha gli occhi marroni.
Tu hai trasmesso a mio io la passione per il cavallo, che l’ha trasmesso a suo figlio Lorenzo, che l’ha trasmessa a me. Quindi da te ho ereditato la cosa che più mi piace fare e quindi ti devo un grandissimo grazie!
Baci e abbracci
Asia
