2013 | Lettera di scuse
Arianna Bonavera
Lettera finalista nella categoria Lettera 313.
Cara mamma,
se così ti posso chiamare, non penso che questa lettera ti arriverà ma provare non costa nulla e io sono uno che non si arrende mai, perché la forza sta in chi cade e si rialza. Sinceramente ora la mia vita non è niente male, anzi è bellissima, pullula di amici, familiari, ma soprattutto amore, quello che non mi hai saputo dare tu. Penso che abbandonare un figlio, che hai tenuto nella pancia per ben nove mesi soffrendo e anche amando, sia una delle cose peggiori al mondo. Non voglio neanche pensare a quando ero in quell’orribile orfanotrofio in Africa, abbandonato da tutti e l’unica cosa che volevo era un abbraccio, un abbraccio dalla mia mamma, ma lo voglio ancora e questo, è sempre il desiderio che esprimo quando soffio le candeline dei miei compleanni o quando vedo una stella cadente, penso sempre a te e mi immagino come sei… il tuo sorriso, la tua bocca, il tuo profumo, il tuo cuore… che forse non c’è ma io penso che anche i cattivi hanno un cuore e una mente, forse la tua mente in quel momento era confusa ma il perdono è una parola troppo grossa. Ti aspetto. Ti aspetto sapendo che non tornerai, sapendo che il vuoto nel mio cuore non verrà mai colmato, aspetto te e il tuo amore… sono convinto che forse c’è e batte forte.
Ti aspetto cara mamma.
P.S: cercami in ogni parte del mondo e il tuo sorriso mi renderà il più felice del mondo.
Tuo Edwin
