2019 | Lettera alla mia città
Andrea Zaccarelli con i fratelli
Lettera vincitrice nella categoria Lettera dal cassetto e Premio alla libertà.
Bergamo, 7 novembre 1981
Cari amici e colleghi,
cari collaboratori,
scrivo queste brevi note nella eventualità di poter essere vittima di qualche azione criminosa “pseudo-politica”.
Nel caso di un mio sequestro vi esorto a non cedere ad alcuna forma di ricatto, sappiate che affronto sereno la mia sorte confortato dalla mia fede religiosa e dalla mia onesta coscienza. Se quando questo scritto vi verrà letto avessi già perso la vita, abbiate per certo che me ne sono andato in pace con tutti, anche con i miei aggressori che perdono cristianamente.
Infine, se la mia memoria dovesse ispirarvi qualche sentimento di affetto, vorrei che ciò vi stimolasse ad operare attivamente nelle istituzioni democratiche della nostra Patria continuando in particolare una buona amministrazione per il benessere della mia e vostra Bergamo e dei suoi cittadini, soprattutto per i più umili e sfortunati.
A tutti il mio augurio di pace e di bene.
Giorgio Zaccarelli
