Edizione 2019
La casa delle emozioni del Festival 2019

Il fascino e il valore storico inestimabile sono le prime due caratteristiche che contraddistinguono il Teatro Sociale, nel cuore di Città Alta a Bergamo: una location prestigiosa per celebrare le parole che gli italiani hanno scelto di condividere con il pubblico del Festival in occasione della XV edizione della manifestazione.
Inaugurato nel 1809, il Teatro della Società (questo il nome originale) rimase attivo fino al 1932. Nel 1974 la struttura viene acquisita dal Comune di Bergamo ma i lavori di restauro e recupero iniziano solo nel 2006, per terminare 3 anni dopo e restituire così alla città un teatro dal fascino e dal valore storico inestimabili.
Dal palco del Teatro Sociale, con i suoi oltre 600 posti, celebreremo ancora una volta il forte potere comunicativo della scrittura, con nuovi ospiti e preziose conferme, sperando ancora un volta di accendere in ognuno dei nostri spettatori le emozioni che solo una lettera sa suscitare.
Amici del festival
Amanda Sandrelli accende le emozioni racchiuse nella Lettera d’oro 2019

Intensa e delicata, appassionata e rispettosa, Amanda Sandrelli ci ha regalato un’interpretazione davvero unica della lettera vincitrice del Festival delle lettere 2019 scritta da Raffaelle De Nicola alla sua città, L’Aquila.
Un messaggio dal futuro, ricco di spunti per il presente, un invito a rialzarsi e a ricominciare a volare dopo il disastroso terremoto di 10 anni fa.
Amici del festival
Da Diodato una dichiarazione di amore e coraggio per il mondo dei nonni in pieno stile Festival

Senza lo sforzo creativo del proprio nonno per conquistare l’amore negli anni 30, Diodato non sarebbe qui e non avrebbe potuto dedicare musica e parole uniche al pubblico del Teatro Sociale e alla sua stessa famiglia.
Nel sabato sera del Festival, il cantautore tarantino ha infatti portato con sé sul palco il prezioso scambio epistolare di nonno Salvatore e nonna Rosetta e interpretato una delle lettere finaliste di questa edizione scritta da una nipote per celebrare il compleanno della propria amata nonnina.
“Ed è questo il motivo per cui ho voglia di conoscerti nonna, perché sento di appartenerti. Non puoi immaginare quanto mi scoppi il cuore ogni volta che varco la soglia della porta, al mio ritorno, e so di poterti riabbracciare. Ogni tuo momento di lucidità, ogni tuo sguardo consapevole, ogni momento in cui riesco a dialogare con te è l’immenso per me.”
Amici del festival
Mirkoeilcane condivide l’urgenza di scrivere nata tra le mura di una cella

Il cantautore romano ha infatti dato voce, sul palco del Teatro Sociale di Bergamo, ad una delle lettere finaliste della categoria fuori concorso Lettera dal carcere.
In particolare Mirkoeilcane ha regalato al pubblico del Festival la sua interpretazione della lettera di Antonio, detenuto nel carcere di Volterra: una riflessione introspettiva, un dialogo con la propria anima in cui Antonio stesso esprime il suo desiderio di comunicare e condividere la sua passione per la scrittura.
Eccone un breve stralcio: “Voglio scriverti dei secondi, dei minuti, delle ore e poi ancora i giorni e i mesi e gli anni che passo all’interno di questa cella dove il tempo – lo giuro – non passa mai: entrambi prigionieri, che si inseguono da sempre, incessantemente, ognuno con la sua velocità, col suo tempo, indissolubilmente congiunti. Voglio scriverti della vecchiaia che mi ha fregato, e del tempo che è scivolato via come i granelli di sabbia dall’incavo della mano e, del sorriso che, nonostante tutto mi è rimasto, e basta a nascondere le rughe sulla fronte e le ferite nel cuore.“
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