C’era una volta la lettera…
E ancora c’è, almeno a quanto dicono i fatti e i numeri. Sedici anni, quasi venticinquemila lettere scritte rigorosamente a mano e una missione a guidare la prima e più grande manifestazione italiana dedicata alla scrittura in carta, penna e francobollo: riempire ogni forma di distanza, fisica, culturale o sociale attraverso una lettera.
Scoprire che nell’era degli sms e delle e-mail il piacere della scrittura via posta è capace di riscuotere ancora così tanto successo, è qualcosa per cui vale davvero la pena stupirsi. La lettera ha sicuramente un fascino che va al di là delle mode e del tempo. Forse perché è padrona del tempo in un modo davvero speciale. Innanzitutto perché ha quasi la stessa età della scrittura. Poi perché è una forma di comunicazione che fa dell’attesa una sua parte integrante. In più, la lettera è un territorio universale: appartiene alle donne e agli uomini, ai giovani e agli anziani, ai colti e ai meno colti. Sono pochi i concorsi a cui può partecipare un bambino di 5 anni come una signora di 95. Il Festival delle lettere è uno di questi o forse l’unico.
Il concorso prevede l’emissione di un bando, valido da dicembre a giugno, con l’annuncio del tema dell’edizione; l’operazione di selezione avviene con particolare attenzione agli argomenti che si ritiene abbiano la necessità di essere discussi e sviscerati, cercando una declinazione che sia “interpretabile” da parte dell’autore. Il tema è rinnovato di anno in anno.
L’associazione
Il Festival delle Lettere nasce a fine del 2004 dall’idea di un ristretto gruppo di amici che, colpiti dall’uso frenetico dei nuovi mezzi di comunicazione da parte dei giovani, si sono chiesti se la “vecchia” lettera scritta a mano sarebbe mai sopravvissuta a questa tempesta generazionale.
Nasce così 365 Gradi Associazione Culturale in Cernusco sul Naviglio – oggi Associazione 365GRADI con sede a Milano – per organizzare e gestire questo Festival.
