2024 | Lettera a un bullo
Uno sguardo, una parola o un gesto hanno il potere di costruire uno scudo di forza e superiorità, dietro il quale possono nascondersi le comuni fragilità umane. Questo dualismo, tra ciò che è e ciò che appare, fa del bullo una persona temuta da molti e rispettata da altri.
Spinto da un mondo ambizioso e competitivo, il bullo sceglie, più o meno consapevolmente, la strada della forza per il desiderio di primeggiare.
Che sia a scuola, a lavoro o con un messaggio, si impone, urla per far prevalere la propria voce e sentirsi potente, a volte accompagnato da fedeli compagni.
Così una presa in giro che può sembrare innocente si amplifica come un’eco, fino a diventare un’abitudine.
Nell’anno della sua maggiore età, il Festival delle lettere sceglie un tema senza tempo per dare la possibilità a uomini e donne di tutte le generazioni di condividere la propria storia, presente o passata, lasciando libero spazio all’interpretazione. Ancora una volta, le parole impresse su un foglio diventano lo strumento per riflettere e far riflettere, affrontare paure e colmare distanze, grazie alla forza che hanno di trasmettere messaggi universali.
