Amici del festival
Affidata ad Anita Caprioli la toccante interpretazione della lettera vincitrice del Premio alla vita

La rappresentante del cinema italiano come parte della giuria dal Festival del Cinema di Venezia, Anita Caprioli, è salita sul palco del festival delle lettere per interpretare la toccante lettera di Giulia Grosso, vincitrice del Premio alla vita istituito da Chiesi.
Ho trovato finalmente la scatola per raccogliere le cose che ho conservato per te, cara Bea. È una bellissima scatola rosa, con simpatici coniglietti vestiti che la rallegrano…
ti piacerà! È anche il giorno giusto per scriverti. Nevica come raramente capita a Milano e c’è un’atmosfera da fiaba.Per prima cosa metterò nella scatola il quotidiano di quando sei nata, che ho tenuto a ricordo di un giorno speciale, l’inizio del tuo lunghissimo viaggio! C’è anche il tappo dello spumante che 30 giorni prima del tuo arrivo avevo bevuto per brindare al 2007, ed in quei sorsi provavo già tutta l’emozione per l’annuncio della tua nascita, da lì a pochi giorni. Profuma ancora di dolce, speriamo si conservi fino a quando lo respirerai tu!
Ci metterò la prima foto fatta insieme. Tu hai 11 giorni, ed io sono completamente assorbita da te…sentivo che senza di me non saresti esistita neppure tu, e questo ha dato ancora più valore alla mia vita. Si vede che sono una nonna innamorata!
Troverai anche le foto dei tuoi compleanni, dell’unico già passato e di quelli futuri…mi piace che tu veda come cresceremo e cambieremo insieme: tu sarai più bella, io lo sarò un po’ meno, ma saremo sempre abbracciate!
Ad un mercatino ho trovato una pergamena che parla del tuo nome, è curiosa e l’ho comprata per te. Sai, Beatrice era anche il nome della tua trisnonna.
Nella scatola troverai anche il giornale delle elezioni di Obama a Presidente, perché ne parlerete a scuola…sicuramente sarà un po’ ingiallito quando lo aprirai!
Mamma mia Bea, non hai idea della neve che scende mentre ti scrivo…già, ma tu ancora non la conosci! Vado a fare qualche foto, così vedrai com’era il mondo oggi…gonfio di bianco, di pulito, di silenzio.
Quando aprirai la scatola, non ci sarà solo quello che vedrai…
Io ci metterò tante cose, ma le più dovrai cercarle, e nel tempo le troverai, ne sono sicura. Ti ho messo il profumo di ogni fiore, del miele, del rosmarino e della menta fresca, quello della legna che brucia nei camini, il calore della sabbia fra le dita, l’emozione di un tramonto ed il brivido di un temporale…
Ho rinchiuso tanti sorrisi…non dimenticarti mai di regalarne uno, e vedrai, non finiranno lo stesso! Ho messo tanti abbracci, per stringere i tuoi genitori anche senza una ragione, solo perché ti amano, e saranno sempre la tua certezza. Ci sono anche le ali di una farfalla, per volare nelle fantasie che più ti piacciono anche nei momenti un po’ difficili… Beatrice…ti metto anche le sfumature, ma non dei colori, quelle sono facili da vedere!
Le mie sono quelle di uno sguardo, di un gesto, di una parola…ti aiuteranno a capire di più gli altri, a farti capire meglio, a cogliere le differenze!Non è un po’ come una caccia al tesoro?
Cara Bea, io sono il tuo prima e tu sei il mio dopo…questa scatola l’apriremo insieme, fra qualche anno, ma se non fosse possibile questo dono un po’ ti parlerà di me, e ti basterà pensarmi per liberarmi del tempo che non avrò più e farmi rivivere nel tuo futuro.
Fra qualche giorno verrò da te. La strada che percorro in pullman, dopo l’aereo, è sempre colorata, a seconda delle stagioni, di arance, di mandorli in fiore o di rossi fichi d’india maturi. Questa volta troverò le arance.
Giulia
Crediti foto: Andrea Lisco
Amici del festival
Antonio Cornacchione legge la lettera che accorcia le distanze e celebra il sogno di tanti ragazzi.

Antonio Cornacchione ha portato sul palco della Casa delle Arti le emozioni racchiuse nella lettera di Martina Dei Cas, vincitrice del premio speciale Writing the distance.
Con la sua lettera Martina ha dato voce a milioni di bambini e ragazzi che a causa della guerra si vedono negato il diritto all’istruzione, giovani a cui “non servono scuole belle come castelli, ma adulti coraggiosi, che ci aiutino ad imparare anche nelle circostanze più avverse. Perché tu, cara scuola, non sei un luogo. Ma un sogno fragile. L’unico capace di cambiare in maniera durevole il destino di popoli e Paesi”.
Per leggere la lettera, clicca qui.
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Max Pisu: comico, attore e papà legge la migliore Lettera Under 14

Fa sorridere ma anche riflettere la lettera vincitrice della categoria Under 14.
Proprio come il suo interprete: Max Pisu, attore e comico che riesce sempre a unire l’ironia a un racconto puntuale e critico della quotidianità, che ha dato voce al racconto di Matilde Mezzetti.
La vincitrice della categoria riservata ai più giovani ha raccontato la sua esperienza durante il periodo di didattica a distanza con spontaneità e simpatia, senza nascondere il senso di smarrimento dato dalla chiusura della scuola e il desiderio di riabbracciare i propri cari e ritrovare una certa “normalità”. Il testo della lettera è disponibile qui.
Amici del festival
Valerio Bongiorno interpreta la Lettera d’oro 2020/21

È di un’insegnante di Fossalta di Portogruaro, Laura Musso, la lettera che vince l’edizione 2020/2021 del Festival. A dare voce a questo ironico racconto del percorso scolastico della protagonista, dalla scuola elementare fino alla vita da docente, l’attore e operatore teatrale Valerio Bongiorno.
Clicca qui per leggere il testo della Lettera d’oro 2020/21
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